Si tratta del tocilizumab, utilizzato tra l'altro per l'artrite reumatoide, che sembra abbreviare la durata della ventilazione nei pazienti. Il farmaco ha anche un effetto positivo sul numero di morti.
Ad Utrecht, una città dei Paesi Bassi, si sta coordinando la parte europea dello studio e i ricercatori sono molto entusiasti. "Raramente troviamo un nuovo trattamento efficace per le persone gravemente malate in terapia intensiva", spiega il dott. Marc Bonten. "Quindi questo è davvero un passo avanti". I pazienti possono anche seguire il trattamento ora, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti”. Il farmaco contiene una proteina che modera il sistema immunitario. "Crediamo che i pazienti con Covid-19 che arrivano in terapia intensiva non siano così ammalati dal virus stesso, ma dalla reazione eccessiva del sistema immunitario", spiega nell'intensivista Lennie Derde dell'UMC Utrecht rilasciata alla stampa nazionale.
(20 novembre 2020)